AMPUTAZIONE CHIRURGICA
L’amputazione è la rimozione totale o parziale di una parte del corpo durante un intervento chirurgico, che provoca una condizione irreversibile per il paziente, cambiando la sua vita e spesso quella dei suoi cari.
I motivi che spingono i medici a praticare un’amputazione chirurgica sono legati alla necessità di controllare il dolore, i traumi irreparabili o un processo patologico severo nell’arto interessato. La maggior parte di quest’interventi è praticata per gestire le complicanze vascolari periferiche, correlate soprattutto al diabete, all’arteriosclerosi e alle cancrene di origine arteriosa (es. morbo di Bürger).
A volte invece, può essere utilizzata anche per prevenire particolari problemi, come, ad esempio, per impedire l’estensione di un tumore maligno particolarmente aggressivo o per limitare danni in presenza di degenerazione dei tessuti o cancrena.
Quali sono le parti più soggette ad amputazione?
Le amputazione chirurgiche possono essere suddivise in due ampie categorie:
- Amputazioni minori: si riferiscono, in genere, all’asportazione delle dita;
- Amputazioni maggiori: consistono nella rimozione di ampie sezioni (es. sotto il ginocchio, sopra il ginocchio e così via);
Di norma, si preferisce optare per amputazioni parziali per conservare l’articolazione. Nella chirurgia oncologica, però, si predilige la disarticolazione (cioè le amputazioni eseguite a livello di un’articolazione).
QUANDO SI VERIFICA L’ERRORE CHIRURGICO
Nei casi di amputazione, si ha diritto al risarcimento del danno, quando è dimostrabile una mancata o tardiva diagnosi della patologia che l’ha resa necessaria. È fondamentale riconoscere precocemente il problema e trattare tempestivamente i sintomi, per evitare il ricorrere all’amputazione, e le gravi conseguenze psico-fisiche che essa comporta sulla vita privata e professionale del paziente.
Ci sono stati rari casi di malasanità, in cui ad essere amputato è stato l’arto sbagliato (la gamba destra al posto della sinistra), oppure un errore del medico avvenuto durante una procedura chirurgica, che ha condotto alla successiva amputazione.
Ci sono dieci anni di tempo per richiedere il risarcimento del danno subito a causa di un errore medico per l’amputazione di un arto.
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