È un esame piuttosto invasivo per cui sono spesse necessarie delle preparazioni per rendere la colonscopia non invasiva o comunque meno fastidiosa, per esempio la somministrazione di farmaci anestetici, oppure ove possibile anche di tecniche non invasive (per esempio la colonscopia robotica o se possibile anche la colonscopia virtuale).
È la procedura standard per la diagnosi del cancro al colon, il secondo tumore più comune tra la popolazione.
LE POSSIBILI COMPLICANZE DELLA COLONSCOPIA
Come molti esami endoscopici, la colonscopia non è esente da complicanze, non tutte causa di errore medico, tuttavia alcune possono dare diritto al risarcimento del danno. Di seguito le principali:
- Complicanze cardio-polmonari: si verificano raramente (tra lo 0,2% – 0,5% dei casi). Le principali sono ipossia, aritmie cardiache e ischemia.
- Complicanze legate alla preparazione: riducono l’efficacia diagnostica dell’esame e possono causare più gravi conseguenze durante la sua esecuzione, come ad es. la perforazione.
- Perforazione: è considerata la complicanza maggiore e la più temibile tra tutte, con un’incidenza dello 0,20% nelle procedure diagnostiche, e fino al 18% nelle procedure operative (ad es. in presenza della malattia di Crohn). Le cause sono variabili, ma non tutte le perforazioni intestinali sono ascrivibili a negligenza medica. Tuttavia, tra queste sono possibili errori medici che danno diritto al risarcimento, come la scarsa esperienza dell’operatore o l’errata esecuzione della procedura. Nello 0,65% dei casi il paziente muore, soprattutto a causa di sepsi.
- Emorragie: solitamente associate alle procedure di colonscopia operative, le emorragie possono avvenire durante l’operazione o nel periodo post-operatorio, con un tasso di sanguinamento tra lo 0,1% – 0,6%
- Sindrome elettro-coagulativa post-polipectomia: è un danno della parete intestinale che può verificarsi dopo la rimozione di polipi.
- Infezioni: tra cui salmonellosi, helicobacter e altri virus, solitamente conseguenza di scarsa pulizia degli strumenti endoscopici o della mancata esecuzione delle corrette procedure.
I CASI IN CUI È POSSIBILE CHIEDERE IL RISARCIMENTO
Il paziente può aver diritto al risarcimento, a causa di errore medico:
- Quando ci sia stata una errata preparazione intestinale all’intervento
- Se incorrono infezioni dovute a scarsa pulizia della strumentazione
- Nei casi di mancata diagnosi delle eventuali complicanze
- Quando è dimostrabile una errata esecuzione delle procedure per inesperienza del chirurgo
Ci sono dieci anni di tempo per richiedere il risarcimento del danno subito a causa di un errato intervento di colonscopia.
Se ritieni di esserne stato vittima, ti invitiamo a contattare lo Studio Legale Sgromo. I nostri professionisti saranno a tua disposizione per aiutarti ad avere giustizia.
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